Android 15 introduce la quarantena per le app sospette


Android 15 introduce una nuova funzione di quarantena per le app, che consente di isolare le app sospette senza eliminarle. Scopri come funziona e quali benefici offre.

Il sistema operativo Android è rinomato per le sue robuste misure di sicurezza che proteggono gli utenti da app dannose. Nonostante queste precauzioni, alcune app nocive riescono a sfuggire ai controlli. In questi casi, Google Play Protect interviene, rimuovendo automaticamente tali app. Tuttavia, come ogni sistema antimalware, anche Play Protect non è infallibile e tende a errare per eccesso di cautela, chiedendo agli utenti se desiderano rimuovere un’app sospetta.

Con l’imminente aggiornamento ad Android 15, il sistema operativo potrebbe adottare un nuovo metodo per isolare le app sospette: la quarantena. Questa funzione è familiare agli utenti di software antivirus su PC, dove i file sospetti vengono isolati per impedirne l’esecuzione, senza eliminazione immediata, lasciando la decisione finale all’utente.

Nell’ecosistema Android, che è stato progettato fin dall’inizio per essere resiliente ai virus, il concetto di quarantena assume una forma diversa. Le app in quarantena non scompariranno dal launcher o dalle impostazioni del dispositivo, ma subiranno restrizioni:

•Le notifiche non verranno visualizzate
•Le finestre dell’app saranno nascoste e le attività in corso interrotte
•L’app non potrà far squillare il dispositivo
•I suoi servizi non saranno accessibili ad altre app


Queste restrizioni rendono il comportamento delle app in quarantena simile a quello delle app disabilitate, con la differenza che le app disabilitate non sono visibili nel launcher. La quarantena su Android funge da punto intermedio tra la sospensione di un’app, usata per limitare le distrazioni, e la sua completa disabilitazione.

Per implementare questa funzione, Android utilizzerà API simili a quelle usate per la sospensione delle app, ma con l’aggiunta di un flag specifico per la quarantena. L’autorizzazione sarà disponibile solo per l’app “verificatore” del sistema o per app che condividono lo stesso certificato di firma del sistema operativo, assicurando così che solo entità affidabili come Play Protect possano mettere in quarantena le app.


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