ZenFone 10 potrebbe essere l’ultimo. Una ristrutturazione interna segna il tramonto della serie e illumina il futuro della famiglia ROG Phone, mentre il mercato degli smartphone compatti vede restringersi le sue opzioni.
Una mossa audace, ma calcolata. Questo potrebbe essere il modo migliore per descrivere la recente decisione di Asus, uno dei giganti della tecnologia, di chiudere definitivamente la divisione ZenFone, trasferendo tutte le risorse al reparto ROG Phone. L’informazione, trapelata da un’agenzia di stampa taiwanese, ha colto molti di sorpresa e ha suscitato un’ondata di reazioni nel mondo tech.
La lineup ZenFone, nonostante non abbia raggiunto le cifre di vendita dei concorrenti diretti, ha costruito una fedele base di utenti. Questi smartphone si distinguono per il mantenimento del jack audio da 3,5 mm, una caratteristica ormai rara nei dispositivi moderni. Ma per chi aveva in mente di fare un investimento a lungo termine in questa serie, potrebbe esserci una brutta sorpresa in arrivo: Asus ZenFone 10 potrebbe essere l’ultimo della sua serie.
La strategia di Asus appare chiara: consolidare le forze per creare un singolo brand forte nel mondo degli smartphone, ovvero ROG (Republic of Gamers). Questa famiglia di dispositivi, nata originariamente per appassionati di gaming, sta guadagnando terreno e riconoscimento, e pare che Asus stia puntando decisamente in questa direzione. La fusione delle risorse e competenze dei team di ZenFone e ROG potrebbe significare che il gigante taiwanese sta cercando di creare dispositivi ancora più potenti e ottimizzati per i gamer.
Ma non tutte le reazioni a questa notizia sono state positive. Un segmento particolare di utenti sta vivendo con preoccupazione la scomparsa programmata degli ZenFone: coloro che preferiscono smartphone di dimensioni ridotte. Nel contesto attuale, dove persino Apple ha abbandonato i modelli mini di iPhone, e l’atteso iPhone SE 4 del 2025 si prevede abbandoni il pannello da 4,7 pollici per una dimensione di 6,1 pollici, le opzioni per chi desidera uno smartphone compatto si stanno riducendo drasticamente.
Questa situazione apre la porta a domande intriganti: con la crescente estinzione degli smartphone compatti, chi riempirà questo vuoto nel mercato? C’è spazio per produttori emergenti o per le grandi aziende per rivedere la loro strategia e tornare alle dimensioni più ridotte?
Solo il tempo potrà dirlo. Ma una cosa è certa: mentre Asus si allontana dal brand ZenFone, lascia dietro di sé un’eredità e una nicchia di mercato che potrebbe rappresentare un’opportunità d’oro per altri produttori. E mentre gli appassionati di ZenFone potrebbero essere delusi dalla recente mossa di Asus, il mondo della tecnologia sa che, in questo settore in continua evoluzione, ogni fine è un nuovo inizio.