Cicli e percentuale di carica sono, insieme al calore, i fattori che determinano maggiormente l’usura della batteria del laptop.


Inizialmente estremamente performanti – i modelli top di gamma garantiscono un’autonomia che sfiora, e in alcuni casi supera, le 10 ore – le batterie dei laptop possono finire con il degradarsi anche piuttosto velocemente. Dopo un anno, infatti, l’autonomia scende drasticamente e in alcuni casi potrebbe ridursi della metà.

Molto, però, dipende anche dall’utilizzo che si fa del computer portatile e di come si “tratta” la batteria. Come accade per quella dello smartphone, infatti, sono necessari alcuni accorgimenti che permettono di non rovinare la batteria del computer portatile e preservarne, così, autonomia e durata. Uno dei trucchi più efficaci, in questo caso, sta nel gestire al meglio i cicli di carica e scarica: ogni batteria, infatti, ha un numero finito di cicli di ricarica (solitamente tra gli 800 e i 1.000), valore oltre il quale non riuscirà più a caricarsi completamente. Scoprire se è consigliabile tenere la batteria sotto carica mentre si usa il laptop o se è meglio togliere la batteria quando il dispositivo è collegato alla presa della corrente potrebbe fare la differenza.


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