Più attento alle persone con disabilità
Sul fronte dell’accessibilità, ad esempio, arriva la trascrizione in tempo reale tramite machine learning di tutto quello che passa dalla scheda audio. Si attiva premendo la combinazione di tasti Windows + Control + L e inizialmente chiede il download del vocabolario in locale: il sistema funziona anche senza una connessione permanente a Internet.
Se la maggior parte dei contenuti video è già dotata di sottotitoli, anche automatici, questo non vale ad esempio nel caso di meeting su Teams, o su Zoom. Grazie alla trascrizione in tempo reale un sordo potrà seguire la conversazione senza alcun problema.
La “didascalia”, così viene chiamata in italiano, occupa la parte alta del desktop ma può essere riposizionata come una normale finestra. Tra le particolarità del sistema la possibilità di includere anche il proprio microfono e soprattutto di filtrare automaticamente i contenuti volgari. Unico limite, al momento, la presenza del solo vocabolario inglese: non può essere usato con altre lingue.
Finalmente il drag & drop sulla barra delle applicazioni, ma le tab in Esplora Risorse solo tra un po’
Windows 11, lo avevamo visto lo scorso anno, era un po’ un work in progress: vecchie applicazioni nascoste sotto un tema più nuovo, modalità “dark” non impeccabile nella gestione e tanti altri piccoli limiti che hanno frenato molti utenti, che hanno preferito restare su Windows 10. Con l’aggiornamento sono state riviste molte di queste cose, soprattutto in ambito menu e barra degli strumenti. Quest’ultima, e qui molti potranno tirare un sospiro di sollievo, supporta finalmente il drag & drop: se si trascina un file Jpeg sull’icona di Photoshop l’app verrà portata in primo piano e si potrà così aprire automaticamente il file, o un gruppo di file.